A Genova il primo impianto di grafene a livello mondiale
BeDimensional S.p.A: da startup di Istituto Italiano di Tecnologia a scaleup del materiale innovativo.
E' stato inaugurato a Bolzaneto dal gruppo BeDimensional, spin-off dei Graphene Labs dell'Istituto Italiano di Tecnologia, il primo impianto a livello mondiale in grado di produrre tre tonnellate l'anno di grafene e nitruro di boro con spessore inferiore ai dieci strati atomici.
Scoperto per caso vent'anni fa in un laboratorio inglese, quando due scienziati cercavano di ottenere uno strato di grafite il più sottile possibile, il grafene è un materiale innovativo con potenzialità rivoluzionarie. La sua scoperta è valsa il premio Nobel del 2010 e sta invadendo tutti i campi della tecnologia, dall'elettronica all'aeronautica, dalla medicina all'esplorazione spaziale. Grazie alla sua resistenza, conducibilità e capacità di interazione con la luce, il grafene è impiegato in maniera estremamente promettente in molteplici settori produttivi: dalle batterie ai transistor e ai chip elettronici, dalla generazione di energia al sequenziamento del DNA, fino al filtraggio dell'acqua, alla produzione di tessuti, materiali compositi come vernici autoriscaldanti e oli motore lubrificanti.
L'impianto genovese è il primo al mondo a garantirne una produzione su scala industriale.
BeDimensional commercializza due prodotti: una polvere di grafene che è un eccellente conduttore elettrico e termico, impiegata per aumentare fino al 30 per cento la capacità di stoccaggio delle batterie, rinforzare materiali plastici e creare vernici che sviluppano calore e una polvere di cristalli di nitruro che è conduttore termico ma isolante elettrico e ha applicazione nel settore della moda e delle tecnologie indossabili.
Si tratta di produzioni tanto strategiche (in particolare quelle legate allo stoccaggio di energia) da spingere la Banca Europea per gli Investimenti a finanziarle con 20 milioni di euro, sotto forma di venture debt. Risorse che permetteranno a BeDimensional di investire oltre 40 milioni, nei prossimi anni, per potenziare l'impianto di Genova e costruirne un ulteriore, in altro sito italiano, in modo da superare le trenta tonnellate annue di produzione entro il 2028, per raggiungere il successivo obiettivo di 70.